Linee Guida MIT: ecco come devono comportarsi le aziende di autotrasporto per frenare il Covid-19
Dopo tanta attesa e alcune anticipazioni adesso ci sono. E a dire il vero la pratica quotidiana aveva in parte anticipato i principi. Parliamo delle Linee Guida inserite nel Protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 dedicate al settore del trasporto e della logistica (documento in allegato). Protocollo condiviso tra la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, le principali Confederazioni del trasporto e della logistica e le Organizzazioni sindacali di categoria. In pratica consiste in un’integrazione dell’altro Protocollo approvato tra governo e parti sociali esattamente una settimana fa, ma dedicato esclusivamente al trasporto in tutte le sue modalità e anche all’intera filiera degli appalti funzionali al servizio e alla attività accessorie e di supporto. Il Protocollo prevede una serie di indicazioni generali, valide quindi per tutte le imprese del settore, e altre pensate specificatamente per i singoli comparti (ferroviario, aereo, ecc). Obblighi generali Partiamo con l’analizzare gli aspetti generali che riguardano tutte le modalità di trasporto, compreso quindi l’autotrasporto. Il primo obbligo riguarda l’informazione che tutti i responsabili devono impartire rispetto al corretto uso e alla gestione dei dispositivi di protezione individuale, dove previsti (mascherine, guanti, tute, etc.). Il secondo riguarda quello di sanificare e igienizzare locali, veicoli e mezzi di lavoro seguendo le procedure indicate nella circolare 5443 del 22 febbraio 2020 del ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, provvedendo – come si legge nella stessa circolare – a una «pulizia accurata delle superfici ambientali con acqua e detergente seguita dall’applicazione di disinfettanti comunemente usati a livello ospedaliero (come l'ipoclorito di sodio 1% -0,5%)», anche se vengono considerati ugualmente efficaci l’etanolo (62-71%) o il perossido di idrogeno (0.5). A tal proposito noi di Truck abbiamo pensato alle esigenze di tutti gli autotrasportatori creando un Portasapone con sapone Antibatterico da applicare alla tanica. Alleato importante in questo particolare momento, specialmente in viaggio dove i servizi autostradali sono ridotti. Con il modello CLASSIC si ha un maggior controllo dall'esterno della purezza dell'acqua, permettendo la sostituzione rapida della tanica per una maggiore igiene in modo economico. [gallery columns="2" size="large" ids="859,863"] Molto importante è poi il punto delle disposizioni generali che riguarda le trasferte dei lavoratori dell’autotrasporto, perché se queste in generale sono vietate, per quanto riguarda questo settore vanno considerate come un’eccezione, vista la tipologia della prestazione lavorativa. Procedure specifiche per l’autotrasporto Entrando nel dettaglio dell’autotrasporto di merci, il Protocollo specifica che l’autista sprovvisto di guanti e mascherina deve possibilmente rimanere a bordo. Tale mancanza non impedisce al camion di poter accedere all’area di carico e scarico, anche se in ogni caso l’autista non deve scendere dal veicolo o, laddove sia costretto a farlo, deve comunque tenersi a distanza di un metro dagli altri operatori. Tutte le operazioni che precedono o seguono il carico e lo scarico, così come la presa o la consegna di documenti, devono essere condotte evitando un contatto diretto tra autista e operatori (o tra singoli autisti) e sempre a distanza di un metro. Gli autisti - come già si leggeva nel precedente Protocollo – non possono accedere negli uffici di aziende diversa dalla propria, fatta eccezione rispetto all’utilizzo di servizi igienici dedicati, la cui individuazione e l’adeguata pulizia viene rimessa ai responsabili dei luoghi di carico/scarico delle merci, unitamente alla messa in disponibilità degli stessi autisti di un gel igienizzante per le mani. Rispetto invece all’attività dei corrieri è previsto che la consegna di pacchi, documenti e altre tipologie di merci espresse possa avvenire, informando preventivamente (anche via web) la clientela, senza contatto con i riceventi. Se le consegne avvengono al domicilio (comprese quelle gestite dai riders), si può evitare sia il contatto con il destinatario sia la firma che certifica l’avvenuta consegna. Soltanto se ciò non fosse possibile, scatta l’obbligo di utilizzare mascherine e guanti. Così come previsto dal precedente Protocollo, laddove diventi necessario lavorare a distanza interpersonale inferiore a un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, analogamente a quanto avviene negli ambienti chiusi, anche in quelli aperti diventa necessario l’uso della mascherina. Compatibilmente all’organizzazione aziendale, bisogna garantire dei turni ai dipendenti impegnati nella predisposizione e nella ricezione delle spedizioni e al carico/scarico delle merci, allo scopo di minimizzare i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili individuando priorità nella lavorazione delle merci.
Fonte: Articolo 9245 del 21 Marzo 2020 – Uomini e Trasporti